La Piramide
degli alimenti
“La conoscenza è l’inizio della libertà.
L’arte della conoscenza è l’arte della realizzazione della verità.
Ogni sofferenza deriva dall’ignoranza:
L’ignoranza di ciò che sono, l’ignoranza di chi sono, di ciò che siamo.
L’arte della conoscenza è la rivelazione del segreto della vita.
È un sentiero verso la salute, la felicità e la vita eterna.”
– Michio Kushi
Non mi identifico in nessuna scuola di pensiero, corrente o regime alimentare. Tendo ad ascoltare quello di cui ho bisogno momento per momento. Nei miei corsi cucino esclusivamente con ingredienti vegani, biologici e di ottima qualità. Ho approfondito l’approccio macrobiotico e quello ayurvedico, perché entrambe le tradizioni, considerano e descrivono, in maniera straordinaria, l’aspetto energetico del cibo e quello curativo.
La piramide che utilizzo come riferimento è quella proposta da Michio Kushi, che si ispira alla dieta tradizionale giapponese, le cui linee guida corrispondono alle più moderne indicazioni sulla salute alimentare.
È la riproposizione di una distribuzione di alimenti che ha accompagnato l’uomo, in tutte le zone del mondo, per circa 9000 anni e che prevede come base il consumo di cereali integrali ad ogni pasto, accompagnati da verdure, legumi e condimenti di ottima qualità.
Non è escluso alcun alimento a priori, ma viene indicato uno stile alimentare basato su un’equilibrata distribuzione dei cibi e delle diverse qualità energetiche.
Indica e motiva la possibilità concreta, offerta dalla natura stessa, di reperire tutti i nutrienti essenziali dal mondo vegetale. Se rispettata nelle proporzioni, da la possibilità infatti, di escludere o limitare il cibo proveniente dal mondo animale, potendo così includere anche un aspetto etico, di rispetto per le creature senzienti, assicurandosi benessere e salute.
Tutto fa parte una scelta libera ed individuale, che può essere ampliata ed approfondita, attraverso un cammino di conoscenza ed esperienza personale.
Non sono ideologica, non propongo di abbracciare alcuna filosofia, ma cerco di guidare attraverso la consapevolezza e l’ascolto dei propri bisogni, qualsiasi sia la scelta.
Dipingere
con il cibo
“…Sono grato ai cibi che mi vengono dati,
sono grato alla natura, nella quale vivo,
sono grato all’universo, nel quale mi sono manifestato,
sono grato a tutti i fenomeni e a tutti gli esseri…”
– Michio Kushi
Cucinare è come dipingere. Può essere fatto da uno spazio di ispirazione e connessione a se stessi e all’Universo. L’alimentazione naturale è una rieducazione alla semplicità, all’armonia e al benessere, portando benefici a diversi livelli. Non serve concentrarsi su cosa non si deve mangiare, anche perché non c’è nessuna cosa che va esclusa a priori e che non si deve mangiare, significa invece semplificare e sperimentare, prendendosi pienamente la responsabilità di se stessi e della propria salute. Significa restare in contatto col corpo e coi propri bisogni, e coltivare la curiosità verso nuove abitudini, accedendo alla creatività che tutti noi, nessuno escluso, possediamo.